
Ogni social media ha il suo perché. Capirlo è la chiave di volta del successo di un’azienda
Insalata di social? Niente di più sbagliato se con questa espressione si fa riferimento a ritenere una piattaforma network uguale alle altre. Il principio basilare, infatti, che deve guidare il lavoro del professionista dedito alla cura dei contenuti dell’azienda su Facebook, Instagram, Twitter, LinkedIn (tanto per fare esempi più comuni ma non sono certo gli unici) è proprio quello di comprendere le differenze sostanziali tra i diversi social media e calibrarne i post. Ciascuno è diverso dall’altro soprattutto per tipologia di utenza che attira e obiettivi sostanziali.
Altrimenti non avrebbe avuto senso ampliarne l’offerta. È stata proprio l’esigenza di comunicare linguaggi differenti ad aver favorito la moltiplicazione delle piattaforme online. L’antesignano è Facebook, che ha aperto la strada a tutti gli altri perché sempre di più, da quel momento, la comunicazione ha assunto un ruolo fondamentale nella quotidiana esistenza umana super interconnessa.
Dal punto di vista commerciale, il vantaggio più importante di questo trend per una società o un’impresa è la possibilità di raggiungere frontiere di mercato con un tempo doppio, triplo rispetto al passato. Ma il rovescio della medaglia è il rischio di perdere con altrettanta velocità il potenziale cliente se non si studiano e attuano bene le dinamiche proprie del complesso universo social. E come avviene in tutte le professioni, anche qui non si può prescindere da una formazione adeguata.
Fonte immagine: www.pexels.com
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