I social media, un’abitudine consolidata passata da “fenomeno” a “realtà”

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Ormai li utilizziamo quasi senza accorgercene essendo diventata un’abitudine consolidata della nostra quotidianità. Si tratta dei social media, la cui diffusione è continuo oggetto di confronti e discussioni.

C’è, quindi, chi si schiera a favore e chi contro sulla loro proliferazione ma ci dovrebbe essere sempre il faro dell’equilibrio a guidare le nostre opinioni e scelte. Al di là di questo dibattito sempre attuale, c’è tuttavia un dato di fatto innegabile: i social media, se ben gestiti, possono essere un’eccezionale attrattiva soprattutto in ambito promozionale e commerciale dal lato dell’offerta e una grande forza di influenza sul piano della domanda.

Aspetto, quest’ultimo, che parte sempre dal saper ascoltare, il pilastro della comunicazione. Non si può far finta di non vedere né di capire la loro riconosciuta importanza per valorizzare professioni, attività, prodotti e buone pratiche di comportamento.

Tutto ciò che si pubblica è comunque oggetto di diffusa osservazione. Dunque è molto importante agire con accurata oculatezza conoscendo bene lo strumento di cui si dispone in modo da essere spontanei e mirati nei messaggi. Per avere contezza dell’universo di attenzione generale che i social media riescono ormai a calamitare, basta pensare che all’inizio dello scorso anno gli internauti erano il 59,5% della popolazione mondiale pari a 4,66 miliardi di persone. Non certo una minoranza, quindi, che dimostra come l’universo social sia passato dallo stadio di “fenomeno” a quello di “realtà”.

Fonte immagine: www.pexels.com

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